Giuliani, tramite il suo team di avvocati, ha negato ogni tipo di accusa.
Rudolph Giuliani, ex primo cittadino di New York ed ex avvocato di Donald Trump, è stato accusato di violenza sessuale da un’ex collaboratrice. Noelle Dunphy lavorava come direttore dello sviluppo aziendale nelle società di Giuliani. La donna ha intentato una causa da 10 milioni di dollari contro di lui presso la Corte Suprema dello Stato di New York.
La testimonianza della donna: “Commenti razzisti”
L’ex collaboratrice di Giuliani imputa all’uomo un “abuso illegale di potere, violenze e molestie sessuali, sottrazione di reddito e altre condotte illecite“. Inoltre, Dunphy accusa Giuliani di aver “lavorato aggressivamente” per riuscire ad ingaggiarla.
Tra le molte accuse rivolte al noto avvocato, spiccano “richieste di carattere sessuale” e abusi sul posto di lavoro. Inoltre, Giuliani si sarebbe abbandonato a commenti “sessisti, razzisti, antisemiti” tali da rendere “l’ambiente di lavoro insostenibile“. Giuliani afferma, invece, come tutto ciò sia falso e che si tratti di un “tentativo di estorsione“.